La Malesia ricorrerà al CAS dopo il rapporto FIFA devastante sullo scandalo di falsificazione
La federazione calcistica malese ha annunciato martedì che procederà con un ricorso presso il tribunale sportivo mondiale, poche ore dopo la pubblicazione di un rapporto FIFA altamente critico in merito a uno scandalo di eleggibilità che ha portato alla squalifica di sette giocatori.
L'organo governativo mondiale ha sospeso per un anno i sette atleti nati all'estero e ha multato la Federazione Calcistica della Malesia (FAM) di 440.000 dollari nel settembre per aver presentato documenti falsi che attestavano una discendenza malese dei giocatori.
La commissione d'appello FIFA ha divulgato lunedì le sue conclusioni complete, spiegando i motivi per cui ha respinto il ricorso della FAM contro le sanzioni.
Il rapporto ha inoltre ordinato un'indagine completa sul comportamento e sulla governance della FAM, accusandola di "non aver adottato alcuna azione disciplinare concreta: nessuna sospensione effettiva, nessun licenziamento, nessun rinvio alle autorità nazionali".
Il rapporto ha proseguito: "Questa mancanza indica una scarsa responsabilità e solleva gravi preoccupazioni sulla cultura di governance all'interno dell'organizzazione.
"Di conseguenza, la commissione ordina alla segreteria di avviare immediatamente passi formali per lanciare un'inchiesta sulle operazioni interne della FAM."
La FAM ha negato qualsiasi intento doloso e ha presentato ricorso a FIFA nell'ottobre, sospendendo in seguito il proprio segretario generale e annunciando la creazione di una commissione indipendente per l'indagine.
Il presidente facente funzioni Yusoff Mahadi ha dichiarato in un comunicato martedì: "La FAM avvierà il processo per portare questo caso al CAS.
"Questo passo è intrapreso per garantire che la giustizia sia mantenuta e per difendere l'integrità del processo di eleggibilità dei giocatori stabilito dal governo malese e dagli enti rilevanti.
"La FAM resta impegnata a battersi per i diritti di tutti i giocatori eleggibili a rappresentare il paese e assicurerà che ogni azione sia condotta in modo professionale, trasparente e attraverso i canali legali appropriati."
FIFA ha avviato l'inchiesta sull'eleggibilità dei giocatori dopo aver ricevuto una denuncia in seguito alla vittoria per 4-0 della Malesia contro il Vietnam nel giugno durante un qualifying per la Coppa d'Asia, in cui due dei sette giocatori hanno segnato.
Le indagini hanno dimostrato che nessuno di Hector Hevel, Jon Irazabal, Gabriel Palmero, Facundo Garces, Rodrigo Holgado, Imanol Machuca o Joao Brandao Figueiredo aveva un genitore o un nonno nato in Malesia, requisito necessario per la selezione in nazionale.